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] mentre in America fin dagli inizi del fumetto è esistita una nutrita serie di personaggi fantascientifici come Brick Bradford di Ritt e Gray,
Buck Rogers di Calkins e Flash Gordon di Raymond, fino alle soglie degli anni Cinquanta i lettori dei fumetti inglesi non videro la fantascienza nelle loro storie.
Ma a questo momento nacquero in rapida successione Garth di Dowlin, Dan Dare di Harley e Hampson.
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] Dan Dare possedeva già tutte le connotazioni della fantascienza moderna a fumetti, [
] il disegno particolareggiato, e l'attendibilità tecnologica. [
] l'angolazione esclusivamente avventurosa che si risolveva nella solita invasione di extraterrestri, caricature di esseri umani, [
] che gli autori non riescano mai ad immaginare alieni veramente diversi dagli esseri umani, e nel fisico e nella maniera di pensare.
Poi nel 1954 apparve Jeff Hawke.
Ne era autore Sidney Jordan, scozzese, disegnatore aeronautico, diplomato alla Miles Aeronautical Technical School di Reading, con una breve esperienza professionale di grafico pubblicitario.
Jordan aveva sentito [
] l'esigenza di una storia a fumetti fantascientifica veramente moderna e già ai tempi di scuola ne aveva gettato le basi con il suo amico d'infanzia William Patterson [
]. Trasferitosi a Londra, Jordan aveva messo a punto il suo personaggio con due ex-piloti della R.A.F., Eric Souster e Jim Gilbert. [
] Niente costumi fantasiosi, camicia e cravatta abbandonata solo per l'uniforme militare (appartiene alla R.S.F., Royal Space Force) o per la tuta spaziale. È molto reale, tanto da avere un recapito (Church Street e Kensington vicino Londra) come Sherlock Holmes, e i suoi gusti moderati si sfrenano soltanto nella passione per le auto sportive (come Jordan).
Le sue qualità fuori dal normale? Una preparazione tecnica di prim'ordine, conoscenza scientifica, un notevolissimo grado d'intuizione e una naturale tendenza alla mediazione diplomatica che gli sono preziose nel trattare con gli extraterrestri e con le autorità terrestri [
]. A questo si aggiunga l'addestramento e la lunga esperienza di astronauta e di pilota. Per intenderci, mentre un Flash Gordon entrava in un'astronave aliena e la metteva immediatamente in moto come una motocicletta,
Jeff Hawke [
] la studia insieme agli esperti e dopo qualche tempo è in grado imperfettamente di manovrala.
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] Con il tempo e con l'aiuto del vecchio compagno di scuola William Petterson, che nel frattempo è subentrato a Souster e Gilbert, il personaggio si affina.
Come contraltare gli viene assegnata una "spalla":
Mac MacLean, che a differenza delle "spalle" tradizionali ha lui i crismi degli eroi tradizionali: atletico, biondo con i capelli a spazzola, essenzialmente uomo d'azione.
Gli extraterrestri o si umanizzano con un fortissimo senso ironico o diventano veramente extraterrestri.
E Jeff diventa così bene il tratto d'unione tra umani e no da rinunciare a volte all'azione diretta per divenire soltanto spettatore o al massimo deus ex machina.
In questo libro vengono presentate tre versioni di extraterrestri [
]. Una razza che vive in un'altra dimensione e che si manifesta nella nostra esclusivamente come impulso mentale.
Un popolo selenita che all'aspetto da diavolo medievale fiammingo unisce una commossa umanità.
Degli umani ( [
] discendono da antichi terrestri) alla ricerca di un fantomatico libro di profezie che si rivelerà poi qualcosa di inusitato, guidati da una principessa dalle tendenze erotiche molto sviluppate.
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